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LE NOTTI SANTE. IL RESPIRO DELLA TERRA E LA RINASCITA DEL SOLE INTERIORE




 

C’è un periodo molto particolare dell’anno che parte e coincide con il solstizio d’inverno, che generalmente avviene tra il 20 e il 23 dicembre. Quest’anno (2023) cadrà per l’appunto nella giornata del 22 dicembre. Il motivo della piccola mobilità (pochi giorni di scarto) di tale data è dovuto al fatto che il cosmo ha dei suoi ritmi e tutto è in perenne movimento, anche sopra le nostre teste. Il solstizio d’inverno, come ben sappiamo, è  il "giorno più corto" dell'anno, con il minor numero di ore di luce solare tra tutti i suoi 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi, in cui la terra impiega per fare un giro completo intorno al sole. Questo fenomeno è chiamato anche “Rivoluzione della terra”. Il momento del solstizio d’inverno è quello in cui appunto il sole si trova esattamente “sopra” il Tropico del Capricorno (Zenith) ed è il momento più freddo e più buio dell’anno. I momenti dei solstizi estivo ed invernale sono mobili, dovuti al fatto che ogni anno capitano con un ritardo di circa sei ore rispetto all’anno precedente, riallineandosi poi ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile, creato volutamente per “riordinare” ed evitare una progressiva divergenza nelle stagioni del calendario. Non dobbiamo pensare che il fenomeno del solstizio d’inverno accade perché il Sole in questo periodo è distante dalla terra (l’Afelio avviene in realtà nel mese di luglio), ma è dovuto più precisamente all’inclinazione dei raggi solari. Quindi non è un fenomeno di distanza ma di inclinazione. Il termine “solstitium” deriva dal latino e sta a significare: “il Sole si ferma” come ad indicare che in questo giorno il movimento apparente del percorso del Sole sembri fermarsi in cielo nel suo punto più meridionale, o in altre parole smette di scendere rispetto all'equatore celeste, dando questa impressione. 

 

Questo periodo dell’anno ha da sempre avuto un’influenza importante sugli esseri umani che sin dall’epoca precristiana veniva celebrato in tutto il mondo, in innumerevoli forme e riti. I romani festeggiavano I Saturnali in onore di Saturno, gli Indiani Hopi con le loro le cerimonie e i rituali di Soyal, la festa dello Stonehenge in Inghilterra,  la festa di Yalda o Shab-e Chelleh in Iran, e tantissime altre in ogni angolo del globo. I popoli germanici festeggiavano con “Yule” (la ruota dell’anno), la nascita del sole e del nuovo anno venturo, ed avevano prima del contatto con i romani e l’avvento del Cristianesimo, un calendario lunare, dove i mesi erano composti da 29,5 giorni l’uno. Un anno quindi per queste popolazioni era articolato da 354 giorni anziché da 365. Questo conteggio, tra la lettura lunare e quella solare, ci restituisce uno scarto di 11 giorni e 12 notti. Sono i cosiddetti “giorni morti” che si interpongono tra la fine e l’inizio di un nuovo anno, ovvero quelli che vanno dalla notte del 24/25 dicembre (Vigilia di Natale e anche il giorno di Adamo ed Eva in cui si ricorda la loro cacciata dal Paradiso) al 6 gennaio (festa dell’Epifania e dei Re Magi). Riguardo al 6 Gennaio e aI fatto che in diverse culture si festeggia ancora oggi la nascita di Gesù, ci sarebbe da scrivere molto, ma qui ci dilungheremmo e usciremmo dal nostro discorso principale, quindi rimandiamo il suo approfondimento ad un’altra occasione. Possiamo per ora solo indicare che con la lettura Antroposofica la data del 24/25 dicembre viene celebrata la nascita del Gesù Bambino e il 6 gennaio quella del Cristo, giorno analogo al ricordo del Battesimo di Giovanni nel Giordano, che veniva anticamente celebrato ed oggi ancora ricordato. 

 

Ma torniamo a noi e ai nostri giorni che si susseguono poco dopo il solstizio d’inverno, e che partono con la notte del 24 – 25 dicembre e arrivano fino al giorno dell’Epifania…

 

Nella tradizione tedesca questo arco temporale veniva e viene chiamato ancora: "Raunächte" che deriva da una scomposizione di "Rau", che indica da un lato i demoni selvaggi che devastano queste notti e dall'altro il fumo dell'incenso, che in questo periodo veniva utilizzato per scacciarli via. Per i popoli germanici era un momento davvero sacro, dove veniva interrotta qualsiasi attività lavorativa e ci si dedicava al raccoglimento interiore, alla meditazione, alla preghiera, al digiuno e all’interpretazione degli oracoli e dei sogni, i quali profeticamente davano una visione di quello che sarebbe accaduto nell’anno successivo. 

 

Appare evidente quindi che il periodo della festa del Raunächte, corrisponde al nostro periodo delle festività natalizie, o per meglio dire, al periodo delle “Notti Sante”. 

Grazie a Rudolf Steiner sappiamo che le Notti Sante sono simboli per le 12 forze archetipiche dell’anima che vivono in noi, ci indicano un cammino spirituale evolutivo dove si ricevono energie cosmiche e informazioni da elaborare durante l’anno successivo. In questo periodo le forze archetipiche discendono in profondità nella Terra e in tutti gli esseri viventi per parlare all’uomo, attraverso le gerarchie zodiacali (dai Pesci all’Ariete). Spesso vengono anche denominate come le 13 notti Sante, questo perché l’ultima notte, quella del 6 gennaio è una ricapitolazione di tutto l’anno. Quindi 12 archetipi + la ricapitolazione finale.

Fra poco vedremo meglio il perché....

Dobbiamo pensare che anche la terra ha un suo processo respiratorio in cui nell’espirazione ritroviamo la primavera e l’estate e nell’inspirazione l’autunno e l’inverno. Tra un respiro e l’altro, come nell’uomo (circa 0,5 secondi), c’è un momento di pausa. In queste notti straordinarie denominate Sante, abbiamo appunto la pausa tra l’inspirazione e l’espirazione della terra, un momento in cui essa “trattiene il respiro”, in questa altalena respiratoria cosmica. 


“Uomo, puoi trovare in te stesso le potenti forze che ti doneranno ciò che nel vero senso della parola si può chiamare la pace dell’anima. In noi vive qualcosa che se ne abbiamo 

giustamente cura, può e deve guidarci alle altezze divine”.

 

Rudolf Steiner Hannover 26 dicembre 1911

 

In queste notti abbiamo la possibilità di ritrovare il nostro destino, il nostro contatto con il cosmo, con le forze zodiacali e i loro segreti. Attraverso queste forze e ad un lavoro interiore su di esse, possiamo davvero approfondire qualcosa di e su noi stessi, provando a risvegliare in questo tempo il nostro spazio sacro. 


La nostra società azzuffata con l’effimero e concentrata solo su sé stessa sta dimenticando queste grandi verità, perdendo a suo discapito il contatto con questo momento particolare dell’anno,


infarcendolo di panettoni, di babbi natale, di bevute, di mangiate, di cattiva musica martellante e di corse sfrenate ai centri commerciali, ad acquistare regali di ogni genere, per servire principalmente la catena produttiva consumistica. Le Notti Sante sono una vera possibilità di comunicazione con la nostra patria spirituale ed un cammino possibile verso quel Sole interiore che attende di essere risvegliato. Rudolf Steiner ci dà una guida e ci dice che a partire dalla notte del 24 dicembre a quella del 6 gennaio ci sono delle corrispondenze nei mesi che verranno con l’anno nuovo. 


Questo significa, per esempio, che la prossima notte del 24/25 dicembre 2023, corrisponderà al mese di gennaio 2024, quella del 25/26 dicembre al mese di febbraio e così via, fino ad arrivare a quella del 5/6 di gennaio. Il giorno del 6 gennaio riguarderà principalmente la ricapitolazione generale di tutto l’anno 2024. 

Questo momento, per chi lo vorrà davvero cogliere, sarà un’occasione di dialogo con il cielo e con il suo destino. Questa sorta di preveggenza possibile (tutta è da conquistare duramente), deve essere presa con una serietà d’animo totale. Non è un giochetto di cartomanzia e nemmeno di chiaroveggenza spicciola in cui dobbiamo sperare che qualcuno di là ci invii belle notizie sui nostri riguardi o indicazioni per ottenere qualcosa di materiale. Siamo ben distanti da tutto ciò. Chi con il cuore puro e l’anima intonata affronterà questa stagione particolare, potrà dissetarsi di bevande spirituali pure, che lo aiuteranno nella sua ricerca e nel suo cammino terreno. Quindi massima serietà e presenza! No a fantasticherie deleterie e ad astrazioni di varia natura. È un momento sacro particolare e così va trattato. 


Nella pratica, quindi, come si può fare? Presto detto…


Sarebbe buona cosa l’immergersi in queste Notti Sante perfettamente desti e consapevoli. È importante che la prima notte, quella del 24\25 dicembre, si rimanga svegli fino all’una o alle due del mattino, cercando di dilatare il più possibile i momenti della veglia desta. Le notti seguenti, se possibile invece, bisognerebbe cercare di andare a letto regolarmente, allo stesso orario, cercando di seguire un ritmo preciso autoregolato. Ad ogni mattino seguente, al risveglio, osservare se ci sono state immagini o sogni particolari durante la notte e apprestarsi subito ad annotarli. Questo farlo prima di accendere il telefonino. La sfuggevolezza della vita quotidiana inganna sovente la memoria e per sua natura ladra, ruba momenti delicatissimi. Durante la giornata, mentre svolgiamo le nostre mansioni e i nostri lavori quotidiani, cercare di prestare attenzione agli incontri che si fanno, alle telefonate o messaggi che riceviamo, alle sensazioni che ci colpiscono e anche queste annotarle immediatamente con la data esatta. L’orario in questo caso non conta. Ciò che conta è cogliere i segnali. Spesso ci si dice: “non ne ho ricevuti”, ma corretto sarebbe dire a noi stessi: “non ero desto, non li ho colti”. Senza scoraggiarsi si procede e si cerca di fare meglio.

 

A seguire ora le indicazioni e le meditazioni dateci dal Dr. Steiner che ha comunicato ad un suo discepolo Herbert Hahn. Sarebbe bene leggere le meditazioni giorno dopo giorno, in concomitanza con il calendario e cercando di portarle nella sfera del cuore, dopo ogni meditata lettura. 




24-25 Dicembre – Capricorno. Gennaio: questa Notte Santa è la notte in cui Cristo è nato nell’anima e l’anima chiede: “Può la mia anima essere liberata, salvata, redenta con tutte le mie debolezze, i miei difetti e le mie passioni?” Simbolo: La stalla di Betlemme in povertà e umiltà in cui sarebbe nata la Luce del mondo. La voce del silenzio entra nell’anima e insegna ad affermare con gioia il bene che si trova in noi stessi e negli altri. L’anima cerca il mistero in una foresta buia e senza strade. Lo Spirito Divino nasce nella Materia; l’Alfa ed Omega tocca e crea la vita. 


25-26 Dicembre – Aquario. Febbraio: notte di Giovanni. L’aquila dell’anima sale alto con le sue ali e guardando indietro da una grande altezza, osserva la propria vita. E ora l’uomo riconosce le leggi del karma. Il Mistero: La scelta del sentiero stretto e difficile o del percorso ampio e facile. Per coloro che sono nati dalla carne è difficile trovare il percorso dello spirito. Bhagavad Gita: Una vita egoista, o una vita dedicata all’umanità?


26-27 Dicembre – Pesci. Marzo: ora seguono le 3 notti del giglio bianco. L’anima riconosce che non può rimanere in cima, che sarà di nuovo tirata indietro verso il basso, perché ha in se stessa troppo peso terreno. La mente cosciente comincia a purificare il corpo terreno e presuppone che ogni cibo è come viatico (provviste per un viaggio). Io sono il pane (parole di Gesù Cristo). Veniamo dal pane, viviamo nel percorso di sviluppo del pane e torniamo al pane. Il mistero: Non dimenticare mai il conseguimento degli obiettivi nel lontano esodo nel Regno Terreno.


27-28 Dicembre – Ariete. Aprile: purificare consapevolmente il corpo astrale (anima).Le antipatie e le simpatie si trasformano in amore, amore completo, sempre attraverso l’amore. L’Amore zittisce le passioni e i desideri. La forza di Cristo ci illumina e ci fortifica nelle nostre battaglie con Lucifero e Arimane per la nostra metamorfosi.Mistero: Il lavoro personale deve essere messo al servizio di tutti per il bene di tutti. L’arcangelo Uriel ci pone davanti a uno specchio in cui vediamo noi stessi come siamo.


28-29 Dicembre – Toro. Maggio: purificare consapevolmente il corpo del pensiero.Disciplinare il pensiero, concentrandosi sulle cose positive, trasformando le colombe nere del pensiero in colombe bianche, perché il nostro pensiero può essere paragonato a una colombaia quando non si dispone di alcuna disciplina. Dobbiamo imparare a chiudere la colombaia quando giungono pensieri negativi e strani.. Mistero: Il Tempio è purificato da Cristo.


29-30 Dicembre – Gemelli. Giugno: ora seguono le tre notti della spada. La Notte di Pietro, la notte della consacrazione della spada. Ognuno di noi ha forgiato la propria spada di discernimento. Ognuno di noi con la forza della volontà spirituale deve unire l’eterno, l’immortale con il perituro, in modo da riconoscere la verità. Mistero: riunire il Figlio di Dio con il Figlio dell’Uomo – l’Unità.


30-31 Dicembre – Cancro. Luglio: Il serpente all’elsa della spada. Saggezza. Dedicarsi a letture elevate. È la notte del grande comandamento. Mistero: Chi governa la tua anima? Chi è l’autore delle nostre azioni? Noi siamo liberi e dobbiamo rafforzare la buona volontà in noi.


31 Dicembre – 1 Gennaio – Leone. Agosto: la croce sull’elsa della spada. Sacrificio. L’uomo con la spada del Cristo, spada di potere che non può far male, parla il linguaggio della verità. È notte di paura e di orrore. Il Mistero: un cavaliere con la lancia della volontà e la spada della conoscenza ha un cane accanto a lui, come simbolo di obbedienza. Dietro di lui ci sono la morte e il diavolo. Ad un certo livello di conoscenza, un errore o una mossa sbagliata può portare rapidamente alla perdizione. La vittoria si ottiene grazie alla pienezza della divinità, con consapevolezza della responsabilità e fedeltà incrollabile dinnanzi ai compiti nella vita.


1 – 2 Gennaio – Vergine. Settembre: ora a seguire le tre notti della corona. Distacco – staccare l’intelletto dalle sue cure terrene e pratico. Questa, tra le 12 Notti Sante è la notte tripla. E’ quando il sé inferiore si arrende in un desiderio di servire e di essere integrato.


2-3 Gennaio – Bilancia Ottobre: tra le 12 Notti Sante, è questa la notte che viene dal servizio, il più grande sacrificio. Obbedire – Ascoltare. Impariamo ad ascoltare la voce interiore e i segni del divino. Qualcosa di misterioso grida in noi attraverso varie incarnazioni, la sua chiarezza è aumentata con il sacrificio e la decisione.


3-4 Gennaio – Scorpione. Novembre: è l’undicesima notte. È la lotta con il Guardiano della Soglia.Dobbiamo costruire in noi il mistero del castello del Graal. Dobbiamo professare lealtà verso l’Altissimo. 4-5 Gennaio- Sagittario. Dicembre: nella dodicesima notte si colloca la corona della lotta ai piedi del divino, perché abbiamo vinto la corona, ma questa lotta è stata vinta con l’aiuto e la grazia divina perché la grazia proviene dal flusso di una fonte che l’uomo con le proprie umane forze non può raggiungere. Ora riusciamo a fare un principio e una fine di un tempo senza spazio ed uno spazio senza tempo. Tutto è eterno e santo ora. Sagittario: le forze della perseveranza per raggiungere gli obiettivi o le finalità del cacciatore, da utilizzare in modo da poter ricevere il bene spirituale. Quello che abbiamo conosciuto e accettato nelle dodici notti sante, dovremmo portarlo nella vita e spiritualizzare così la materia e l’anima. Le dodici notti sante sono importanti per la vita e il destino di tutto l’anno. Possono piantare un seme di buona volontà.


5-6 gennaio- Epifania e Ricapitolazione dell’anno


Consiglio la lettura de “Le tredici Notte Sante” di Rudolf Steiner. O.O. 127. Editrice Antroposofica Milano e “L’Albero di Natale – Un Simbolo” di Rudolf Steiner. Fiori di pesco Edizioni

 


Buon lavoro interiore e buone Sante Feste

Paolo Simoni





*Articolo pubblicato sulla rivista "Bio & Sostenibile" nel Dicembre 2023 

 

 

 

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