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StellaMaris

La giornata dei risvegli: dall’abbandono allo sport, un’iniziativa da sostenere


Progetto Melograno 2.0, la nuova frontiera progressiva de Gli Amici di Luca

Un’iniziativa da sostenere


Il 7 ottobre a Bologna, da 19 anni, per “Gli Amici di Luca” e non solo, è “la giornata dei risvegli”: dei risvegli dal coma.

Il suo costante ripetersi vuol tributare un sentito grazie ai Volontari che ogni giorno si prodigano per creare una rete di sostegno alle famiglie di chi subisce una Grave Cerebro-lesione acquisita e inizia il suo percorso di recupero.


Di tutto il mondo dell’assistenza al malato qui si partecipa concretamente ad una rivoluzione copernicana, decisamente auspicabile anche in altri ambiti sanitari, sul concetto della salute: qui si contrappone una cultura della cura a una prassi dell’abbandono. Salute perciò non è più sinonimo di “assenza di malattia”, bensì sinonimo di “presenza di benessere psicofisico”.

La salute è presenza di benessere psicofisico.

Se consideriamo il primo sinonimo di salute come il punto di arrivo di una visione medica che da istintiva si fa più consapevole, dobbiamo anche riconoscere che questa visione è legata al passato – è il passaggio dallo Sciamano al Medico – su cui si regge tutt’ora il pensiero scientifico moderno.

Visione questa (del passato impulsante il nostro presente) che corrisponde nella vita biografica di chi subisce una cerebrolesione al “prima di quell’evento”. A quel prima dell’interruzione del progetto di vita – e che diviene il ponte dall’inclusione all’esclusione sociale – che sempre più risulta estremamente lento e faticoso recuperare attraverso il solo lavoro intellettuale o il ricorso alla tecnologia e al farmaco.

L’evento che procura la cerebrolesione rovescia la situazione, e trasforma chi si riprende in un viaggiatore dal futuro al presente: in realtà è un nuovo essere che via via riprende possesso della propria corporeità. Ecco la necessità della rivoluzione copernicana di cui si sono fatti carico Gli Amici di Luca e tutti gli specialisti che oggi costituiscono un’eccellenza che ha fatto scuola in Europa. Ecco che ora l’impulso corretto da seguire è la “presenza di benessere psicofisico”.

In medicina l’impulso da seguire è la presenza di benessere psicofisico.”

In questa prospettiva il pensare consapevole diventa non la fine del percorso normale dell’anima cui riallacciarsi, ma l’inizio per una nuova rinascita al mondo. Che per arrivare a riannodare i fili con la volontà soggettiva, e quindi con il proprio nuovo progetto di vita, di norma deve passare prima dal sentire e dal sentirsi bene: e perciò deve passare per l’Arte. Deve passare per il potere terapeutico che ogni Arte possiede, in qualsiasi modo venga a tal fine interpretata.

Mentre la vita “del prima” scorreva da una soggettività inconscia volitivo senziente verso lo stimolo di un’oggettività pensante sempre più consapevole nei vari ambiti della propria esperienza intellettuale cosciente, adesso la vita “del dopo” scorre in direzione inversa: dall’oggettività pensante-senziente verso lo stimolo di una soggettività volitiva sempre più capace di percepirsi e ricostituirsi nel fare, nell’equilibrio, nel movimento.

Dopo vari anni passati a registrare notevoli successi favorendo la pratica terapeutica dell’arte come momento di risocializzazione per la ricostruzione del proprio benessere psicofisico, in particolare quella teatrale ma non solo, e come preziosa integrazione al lavoro degli specialisti sulla via di chi va risvegliandosi assieme alla propria famiglia, ora è giunto il momento di curare in particolar modo anche la volontà.

Su questa strada – facendo leva su ciò che piace e con cui ci si sente in sintonia: ad esempio nuoto, ginnastica posturale, tai chi chuan, addirittura danza – ecco che la socializzazione passa anche per lo sport come stimolo attraverso tre elementi chiave: acquaticità, equilibrio e ritmo.

Cosa che richiede un progetto adeguato, strumenti adeguati, personale formato adeguato, investimenti adeguati. In concreto, nello specifico: 8 tecnici e operatori sportivi, 5 psicologi, l’affitto degli impianti sportivi e il noleggio delle attrezzature.


Ecco perché vale la pena partecipare alla campagna di raccolta fondi del progetto Melograno 2.0 sul portale Oso (Ogni Sport Oltre)


Accessibile online fino all’11 di novembre, in alternativa al versamento con la stessa causale “sostegno Progetto Melograno 2.0”


Sul conto intestato
Gli amici di Luca IBAN: IT05S0638502452100000102677
Dopo il coma, lo sport è possibile! Muoviti insieme a noi!

È stato l’invito ufficiale, coreografato da un ben augurale lancio di palloncini, rivolto alle autorità e ai partecipanti il 7 ottobre 2017 nel parco su cui si affaccia la Casa dei Risvegli: spazio pensato appositamente “aperto a tutti”, anche in momenti non ufficiali,per rompere con la precedente prassi dell’abbandono: idea guida che ha sottolineato il gioioso e positivo impegno di questa preziosa iniziativa negli anni.

Volevamo dare il nostro, seppur minimo, contributo ed aiuto. Grazie per tutto quello che vorrete fare.


Associazione Stellamaris




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