Anche in assenza di patologie vere e proprie, la Musicoterapia accompagna le persone nei momenti “topici” della loro vita per aiutarli a superare le fasi “critiche”, soprattutto quelle di passaggio quali ad esempio: la nascita, la maturità, la vecchiaia, la morte.
La nascita
...è unica nel suo genere per ogni essere umano e per i suoi genitori. A volte avviene troppo presto, troppo velocemente, o con complicazioni, creando stress ed inquietudine.
La Musicoterapia diretta al bambino e ai genitori aiuta a ristabilire l’armoniadell’importante avvenimento della venuta al mondo, aiutando il neonato a sintonizzarsi con il mondo e dando ai genitori la possibilità di riconquistare la fiducia in sé stessi, per rilassarsi e per ritrovare la tranquillità interiore.
In questo modo si stabilisce, con l’ottimismo e la gioia, una base importante per il sano sviluppo della nuova vita.
I bambini
Nella pedagogia di sostegno (Sonderpaedagogik) invece, quando i bambini possono manifestare alcuni problemi di comportamento, la Musicoterapia stimola in modo particolare le esperienze sensoriali: tastare la pelle del tamburo, toccare le corde di una lira, vivere il suono e la vibrazione di un grande gong o far sfiorare, con l’aiuto del terapeuta, i cimbalini dal suono squillante sono attività che aiutano il bambino a concentrarsi su ciò che “sente” e che ode e, con il tempo, contribuiscono a normalizzare i suoi comportamenti.
È emozionante, per i bambini, scoprire il movimento delle proprie mani, carpire da sé il suono di una armonica, di un hang o dei legnetti!
Aiutare i bambini a concentrarsi su ciò che sentono e che odono
La Musica commuove le persone in modo diretto, destando in loro stupore, attenzione e allegria. In questo modo la Musica diventa al tempo stesso una forma d’espressione e una nuova lingua che riempie lo spazio, rendendolo sperimentabile.
Nella Musicoterapia o nei gruppi musicali si scoprono inoltre nuovi suoni e strumenti, si esercita l’ascolto, si sperimenta l’affiatamento nell’improvvisazione, e viene coltivato il canto, che nel nostro tempo si sta perdendo sempre di più. In questo modo si possono stimolare le fasi di crescita e compensare il lato unilaterale del bambino e quello problematico dell’adolescente.
La vecchiaia e gli anziani
Nella vecchiaia, la Musicoterapia può stimolare e aiutare in vari modi a mantenersi attivi: suonare o accompagnare la melodia delle canzoni conosciute negli anni giovanili, e forse anche ricercare tutte le parole e le strofe di una canzone, permette all’anziano di riempire il suo tempo in modo sensato, ma anche di calmarsi, di schiarirsi le idee quando le paure, la demenza, la solitudine e l’insicurezza prendono il sopravvento.
D’altro canto può essere molto importante per gli anziani, il tastare e sentire le proprie mani, per esempio in condizioni di rigidità e di disturbi della sensibilità. Che differenza c’è nel toccare il legno, una pietra, un piccolo sonaglio o un campanello? In questo modo anche le persone anziane si reimmergono nel mondo dello stupore. Le forze, già rallentate ricevono così un supporto vitale importante.
Reimmergersi nel mondo dello stupore
Il fine vita
Alla fine della vita, la Musicoterapia rimane la lingua che raggiunge la persona senza l’uso delle parole, che l’accompagna verso quello che l’attende, rendendolo udibile attraverso i suoni e la creazione di determinate atmosfere. Paura, solitudine, rabbia e disperazione: tutto questo può essere lasciato andare, per seguire quello a cui si va incontro, con tranquillità e ottimismo.
Laura Piffaretti
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