L’esperienza del laboratorio per bambini e ragazzi in Senegal è un esempio pratico e concreto di cosa vuol dire crescere insieme in quello che è un laboratorio di pittura e un corso di arteterapia.
Vieni a scoprire quali sono i vantaggi di un corso di arteterapia? In che modo un progetto artistico in Senegal si è rivelato essere una valigia piena di sorprese?
Corsi di arteterapia in Senegal: una valigia piena di sorprese laboratori e pittura
Sono quattro anni che tengo i laboratori con bambini e ragazzi in Senegal i quali, dopo la lotta senegalese, sono attirati dal calcio o impegnati a svolgere lavori domestici. Per questo i laboratori di pittura sono diventati il punto di partenza per sviluppare le capacità espressive e creative e luoghi dove sperimentare ruoli e visioni diverse, fuori dagli stereotipi acquisiti. Si affrontano tematiche diverse per favorire l’integrazione socio-culturale e – attraverso la condivisione di spazi, di contenuti e del tavolo di lavoro – stimolare la curiosità verso l’altro.
Quest’anno, ad esempio, è stato affrontato il tema degli alberi. La fascia di età del progetto artistico era rivolta ai ragazzini dai 9 anni in su. Gli incontri si sono svolti nelle aule della scuola Keur Serigne Louga. Per facilitare la presenza è stato fissato un orario che rispettasse gli impegni primari dei bambini.
È attraverso lo sguardo che si instaura la relazione, un sostegno silenzioso che dice: – “sono qui per te, per accompagnarti nella scoperta di qualcosa che non sapevi esistesse”. Richiamarli quando si distraggono o distraggono i compagni di lavoro fa parte di quell’attenzione che poi ricambiano nella presenza costante, anche se le madri li caricano di altri impegni.
La relazione si consolida ancora di più con l’allestimento della mostra all’aperto. Tutti partecipano con entusiasmo anche nel vincere gli ostacoli. Quest’anno, ad esempio, un forte vento ha rischiato di compromettere l’esposizione ma, con qualche trucchetto e tanta gioia, siamo riusciti a portare a termine il progetto artistico.
Grazie a questi ragazzi e bambini sono cresciuta anche io, soprattutto quando si è trattato di affrontare le difficoltà della lingua. Durante il laboratorio in Senegal ho avuto modo di acquisire qualche parola in più di wolof, la seconda lingua ufficiale dopo il francese. Perché mi ha fatto crescere insieme ai bambini? Perché c’è uno stretto rapporto fra le capacità sociali con quelle cognitive e verbali ed è proprio il linguaggio l’elemento che aiuta a sviluppare il cervello e il suo potenziale.
Con i laboratori di pittura al linguaggio artistico del colore si aggiunge anche quello verbale. Prima di passare all’esecuzione vera e propria è importante che i ragazzini e le ragazzine vengano accompagnati nel mondo dell’immaginazione. È con il linguaggio che offro loro gli spunti esecutivi e spiego le leggi del disegno dal vero e la correlazione dei colori con il mondo della natura mentre il gesto con il quale i bambini stendono il colore nello spazio, facendo nascere le diverse forme e tonalità, è un elemento soggettivo e personale.
Con il colore ad acquarello i ragazzini fanno esperienze sensoriali interiori. Possono esprimere la ricchezza della loro fantasia e sviluppare con gioia e in modo libero la loro creatività, anche se vengono invitati a porre attenzione al respiro e al ritmo di esecuzione.
I laboratori si sono conclusi con un’esposizione all’aperto dei lavori eseguiti, per fare in modo che anche i genitori potessero vedere il percorso fatto dai loro figli.
Laboratorio di pittura 2018: gli alberi senegalesi dall’alba al tramonto.
Rita Lavalle – vicepresidente dell’Associazione Sinergia è Maestra d’arte, Storica dell’arte e Arteterapeuta del colore secondo il Metodo Stella Maris.
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