Quali sono gli strumenti dell’Arteterapeuta? I colori naturali e ad acquerello.
I pigmenti sono la preziosa materia prima del colore e il loro rapporto può illustrare l’immenso valore che viene dato allo strumento dall’Arteterapeuta e di come il metodo Stella Maris faccia risaltare lo spirituale per mezzo della materia.
Qual è la storia dei colori, in realtà? E perché è importante che siano naturali e ad acquerello?
I colori secondo il metodo Stella Maris: naturali e ad acquerello
Perché il metodo Stella Maris prescrive i colori naturali e ad acquerello?
Perché, se ci fate caso, i colori della Natura sono gli stessi dell’anima. Che ne siamo coscienti o meno, noi sperimentiamo il colore sia quando lo percepiamo all’esterno sia quando ce lo rappresentiamo interiormente.
Ci sono poi fenomeni curiosi che si verificano quando la percezione esteriore viene accolta interiormente. Uno di questi è stato annotato dal poeta-scienziato Wolfgang von Goethe nel suo La teoria dei colori del 1810.
Se, per esempio, fissiamo lo sguardo per un certo tempo sul colore rosso posto su un foglio appeso alla parete e poi si chiudono gli occhi, interiormente ci appare il verde. Il suo colore complementare che, come in un’eco luminosa gradualmente si spegne.
Procediamo con ordine. I colori hanno una storia, una storia che si perde nei millenni e che ha per protagonisti i “Vendecolori”, commercianti antichi che ricercavano, tra i vari popoli, la materia prima con la quale si ottengono i colori, i pigmenti.
I pigmenti si possono ottenere dai minerali, dai vegetali e dagli animali. Ad esempio, una particolare tonalità di giallo la si estraeva dall’erba Guada, il rosso carminio da un insetto, la Cocciniglia e il blu cobalto da una pietra, il lapislazzulo.
Per accaparrarsi i pigmenti si affrontavano lunghi percorsi e ci si esponeva a pericoli e disagi. Centinaia di chilometri, se pensiamo all’erba Guada, presente in tutta Europa. Migliaia di chilometri, se pensiamo al blu cobalto che si estraeva dalle miniere dell’Afghanistan.
Assieme alle spezie, i pigmenti venivano caricati sul dorso di asini e cammelli e trasportati lungo la via della seta fino in Siria. Da qui i Vendecolori le facevano arrivare via mare a Venezia e poi, da Venezia, in tutta Europa.
Per ottenere il rosso carminio si doveva andare ancora più lontano. La Cocciniglia, infatti, si trova principalmente in Messico e Perù. Da qui i conquistadores spagnoli rientravano portando, con l’oro e l’argento, quintali di materia prima dalla quale estrarre quella specifica tonalità di colore.
I colori naturali, dunque, sono importanti e hanno un immenso valore per corrispondere al meglio le atmosfere naturali dell’alba o del tramonto, della primavera o dell’autunno. Sono colori e atmosfere che, a loro volta, spesso esprimono a stati d’animo molto particolari.
Sappiamo che molte persone, anche noi stessi, cambiano d’umore a seconda che il tempo sia limpido o offuscato. Spesso sentiamo che determinate stagioni dell’anno ci corrispondono meglio, anche a livello animico.
I colori naturali esprimono queste atmosfere animiche e perciò sono gli strumenti utilizzati dagli Arteterapeuti formati secondo il metodo Stella Maris. Un metodo che prescrive l’uso dei colori naturali ad acquerello per far sì che la qualità animica del colore venga esaltata dalla trasparenza dell’acquarello. A tal proposito, uno dei padri dell’Arte pittorica astratta del novecento, Wassilj Kandinskij (1866-1944) fa, nel suo Lo spirituale nell’arte, una similitudine tra la mano dell’artista e quella del musicista il cui tocco mette in risonanza le note musicali:
“l’artista è la mano che toccando questo o quel tasto [i colori come le note] mette in modo appropriato l’anima umana in vibrazione”.
Ci sono esercizi nel metodo Stella Maris che vengono proposti proprio per lavorare sulle atmosfere. Sono esercizi dove si può diventare musicisti del colore perché, il colore, non deve risuonare forte e piano ma entrare in risonanza e farci vibrare.
Andrea Di Furia
Comentarios